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Gli ultimi progressi
nella ricerca e nello sviluppo
di Verdissimo

In questo articolo abbiamo voluto intervistare brevemente i nostri professionisti del dipartimento di ricerca e sviluppo, per farti conoscere un po’ meglio le nostre attività e le novità su cui stiamo lavorando per te.

Quanto tempo può essere necessario a sviluppare per la prima volta il processo di stabilizzazione di una pianta o un fiore?

Il processo di innovazione e sviluppo inizia con una fase di definizione, in cui vengono specificati il ​​prodotto target, le sue caratteristiche estetiche e tecniche e la strategia di mercato per ogni iniziativa e progetto. Con queste informazioni rilevanti, viene sviluppato il piano di sviluppo tecnico e la strategia (prodotto/processo/tecnologia).

I processi di conservazione dei materiali vegetali (fiori e piante) sono molto vari e dipendono dalle caratteristiche del prodotto fresco e dalle aspettative (qualità/attesa) sul prodotto finale. Sulla base di queste caratteristiche, viene scelta la metodologia di conservazione più appropriata.

I tempi di sviluppo dipendono da queste stesse variabili e da un insieme di processi e metodologie che includono i test di laboratorio dove vengono realizzati i prototipi. Questi prototipi sono sottoposti a diverse condizioni ambientali (luce, temperatura, umidità) per comprenderne il comportamento durante la vita utile specificata per il prodotto. Una volta raggiunto lo standard previsto nei prototipi, si prosegue con un’altra fase dell’impianto pilota e dei test industriali. Questa fase è fondamentale per garantire la riproducibilità del processo e delle specifiche del prodotto.

L’intero processo può richiedere dai 6 ai 12 mesi  a seconda della complessità del progetto e delle particolarità delle fasi menzionate.

Il prodotto deve soddisfare condizioni particolari prima di poter essere stabilizzato?

I prodotti vegetali freschi devono tutti, senza eccezioni, rispettare determinate condizioni di maturazione per essere stabilizzati: il cosiddetto punto di maturazione o punto di taglio.

Un materiale vegetale dallo stato di maturazione inadeguato non presenta le condizioni necessarie per superare, sostenere e beneficiare delle diverse fasi del processo produttivo.

Il materiale vegetale che non ha raggiunto la maturazione necessaria perde le sue proprietà, allontanandosi dal suo obiettivo principale, che è quello di mantenere per lunghi periodi il suo aspetto di prodotto fresco e naturale. Inoltre, per ottenere risultati ottimali, è fondamentale che il fiore o la pianta da strabilizzare vengano tagliati o raccolti poche ore prima di iniziare il processo di stabilizzazione.

Quali sono gli aspetti più innovativi del processo di stabilizzazione?

La nostra azienda si avvale di processi di stabilizzazione di alta tecnologia che richiedono controlli rigorosi, parametri molto specifici che garantiscono elevati standard di qualità e coerenza nel rispetto delle specifiche del prodotto finito.

La novità di questa tecnologia è che permette ai nostri prodotti finiti di essere il più vicini possibile al prodotto fresco. Conforme ai requisiti di consistenza, aspetto e colore che il materiale vegetale porta per natura e che è richiesto dai nostri clienti per i diversi mercati mondiali. La somiglianza è così grande che la stabilizzazione può passare inosservata all’occhio di un consumatore inesperto.

A quali progetti da lanciare sul mercato state lavorando in questo momento?

La quantità dei progetti dipende dalle tendenze del mercato e dalla necessità di rinnovo o miglioramento dei prodotti attuali.

Cerchiamo sempre di sviluppare prodotti che offrano un’estetica radicalmente diversa da quella attualmente in catalogo, un dettaglio innovativo che non rientra nella gamma o un sostanziale miglioramento del processo produttivo.

Il numero di progetti può quindi oscillare tra i 20e i 30 all’anno.

Qual è il grande obiettivo della stabilizzazione di fiori e piante e quale strada dovrebbe ntraprendere la ricerca?

Quali sono gli elementi chiave del futuro della stabilizzazione?

Il processo di stabilizzazione deve tenere conto di diversi aspetti:

  • La corretta definizione del portfolio in termini di varietà e colori.
  • Lo sviluppo di processi più sicuri e flessibili con tecnologie specializzate.
  • Attributi differenziati vs. prodotti freschi.
  • La riduzione dell’impronta di carbonio
  • Maggiore resistenza alle diverse condizioni ambientali che potrebbero consentire l’utilizzo di prodotti stabilizzati anche all’aperto.

Oltre agli obiettivi menzionati, è importante che il futuro della stabilizzazione si impegni  a diffondere la piante stabilizzate in tutti i mercati, soddisfacendo le esigenze del consumatore, con conseguente aumento del suo utilizzo rispetto ad altre categorie di prodotti decorativi naturali o sintetici.

Questo offrirebbe a moltissime persone in tutto il mondo l’opportunità di godere dei benefici delle piante stabilizzate in casa o sul posto di lavoro, grazie ad una decorazione naturale, , a bassa manutenzione e con un impatto ecologico e di impronta di carbonio significativamente inferiore rispetto a quella dei fiori freschi.

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